San Bernardo

Benvenuti al San Bernardo!

Il territorio sul quale si trova la chiesetta dedicata al San Bernardo è di proprietà del Patriziato di Comano.

A seguito dei ripetuti danni al prato causati dai cinghiali il Patriziato di Comano, grazie all’aiuto finanziario di Cantone e Comune di Comano, ha deciso di posare una recinzione che possa limitare l’accesso a questi animali.
I lavori sono terminati, i disagi per l'accesso sono minimi per i visitatori grazie ai cancelletti posti nelle zone di passaggio.

Per rendere ancora più piacevole e comoda la vostra permanenza in questo bellissimo posto abbiamo cominciato a posare dei tavoli in castagno, preparati da artigiani di Comano.
Tavolo e panchina   Tavolo con panchine   Panchina
Se qualcuno di voi fosse interessato a finanziare (anche solo parzialmente) uno di questi tavoli o panchine può farlo cliccando qui e riempire i campi del modulo.
In alternativa è possibile utilizzare il comodo Twint che trovate qui sotto e pure in prima pagina

Twint per sostenere il patriziato

Ci auguriamo, con questi interventi, di migliorare la qualità di un territorio che sappiamo particolarmente amato per la sua funzione ricreativa.

Vi auguriamo di trascorrere degli spensierati momenti nella natura.

Patriziato di Comano
Jgor Degiorgi, Presidente
Claudia Petrini Kleiner, Segretaria

Vista aerea del S. Bernardo
S. Bernardo il giorno della festa veduta aerea.

Un po' di storia

Sin dal 1800 l’interno della chiesa (di proprietà della parrocchia) fu abitato da diversi eremiti che quassù si ritiravano in preghiera e meditazione.
Il più ricordato è Fra Valeriano (al secolo Ottavio Albicini di Forlì 1812 - 1832): visse un’esistenza semplice e povera, per giaciglio un cassone di legno, un sasso come guanciale.
Intorno al 1920 vi si insediò un tale Cerantola: nel tempo libero si occupava della cura del terreno circostante, puliva del bosco e coltivava la vite.

Negli anni d’inizio del boom economico (1959) una cordata di imprenditori voleva acquistare la collina del San Bernardo per farne un centro turistico, con tanto di teleferica e albergo.
I cittadini patrizi di Comano, proprietari del fondo, si mobilitarono in massa: il San Bernardo è dei patrizi comanesi e tale deve rimanere, non si vende.

1997 Cometa sopra S. Bernardo
Come a voler confermare la giusta decisione, nel 1997 una cometa ha deciso di guidare i membri del patriziato

Per mantenere in buono stato un territorio come questo, immerso nel bosco, ci vogliono belle idee, ma ci vuole anche tanta forza lavoro!
Inizialmente, anche grazie al contributo cantonale a favore dei patriziati meno ricchi, vennero ripristinati alcuni muretti di sostegno e recuperata la selva castanile.
Successivamente venne fatta rivivere a nuovo splendore la casetta per gli attrezzi, ed il vigneto fu arricchito con la messa a dimora di nuove barbatelle.
Regolarmente un gruppo di volontari, patrizi ma anche no, viene quassù e mettendo a disposizione il proprio tempo libero, per mantenere il fondo nello stato che potete ammirare.

Il Comune di Comano collabora con il patriziato per alcuni lavori di manutenzione.

Ogni anno ai primi di giugno una chiamata di volontari rafforza il lavoro di abbellimento dell'area. Normalmente ai presenti viene offerto un pranzo frugale a riconoscimento dell'aiuto.

Il 20 agosto il calendario ricorda San Bernardo: la domenica e il lunedì successivi ha luogo la tradizionale festa liturgica e popolare.

A settembre si fa la vendemmia, l’uva viene messa a fermentare per poi essere distillata.